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Storia di Copenaghen

La città ha origine nell’era vichinga, quando era un villaggio di pescatori genericamente identificato con il nome di “Havn” (porto), poiché veniva utilizzato come punto d’imbarco per le esplorazioni in Europa.

Ma la sua storia è legata soprattutto al nome del vescovo Absalon, vissuto nel XII secolo e ritenuto il suo vero fondatore. Fu lui che, fortificandola nel 1167, le conferì lo status di vera e propria città, motivo per cui questa è considerata la data ufficiale della fondazione di Copenhagen. La successiva espansione della città è legata all’attività del suo porto, che ben presto la rese un importante nodo commerciale. Con buona probabilità, da questa caratteristica deriverebbe proprio il nome di Copenhagen (“copen” significa “commercio” in danese).

La città restò sotto il controllo della chiesa fino al XV secolo, quando passò finalmente sotto la giurisdizione di un sovrano temporale e divenne capitale. In seguito a questo cambiamento, ben presto furono trasferiti qui la maggior parte delle istituzioni amministrative, l’esercito e la marina danesi.

Il XVII secolo vide Copenhagen devastata da epidemie e disastri che ne minacciarono la sua stessa esistenza. Tra il 1658 e il 1659, sotto Carlo X, la città subì un grave assedio, fra il 1711 ed il 1712 la peste decimò quasi la metà della popolazione e due incendi catastrofici, alla fine ed inizio di questo secolo, distrussero ampie zone della città.

Nonostante tutto, Copenhagen riuscì a sopravvivere ed ancora una volta a prosperare fino all’inizio del XIX secolo.

Fu in questo periodo che la Danimarca si alleò con Napoleone nella guerra contro l’Inghilterra, che per rappresaglia ne attaccò la capitale. Celeberrima è la Battaglia di Copenhagen svoltasi nel porto della città nel 1801. In quell’occasione la flotta danese si scontrava con quella inglese capitanata dall’ammiraglio Parker. La battaglia è famosa per l’attacco comandato dall’ammiraglio Nelson che, disubbidendo all’ordine di Parker di ritirarsi, distrusse la maggior parte delle navi danesi prima che venisse accordata una tregua. In seguito, un’altra spedizione britannica bombardò Copenaghen nel 1807, per acquisire il controllo della marina danese. In questo caso la città subì gravi danni e vennero fatte molte vittime. Il motivo di tanta devastazione fu anche la persistenza di una vecchia linea di difesa, praticamente inutile contro il bombardamento britannico.

Nonostante questo contraccolpo, durante il XIX secolo la città vide una notevole espansione, con un consistente spostamento di popolazione dalle campagne in cerca di lavoro. Talvolta, questo vertiginoso aumento di densità causò gravi problemi di spazio e di igiene, specie nella città vecchia. Nel 1901 fu addirittura necessario costruire un integramento, il famoso Frederiksberg, ancora oggi all’interno della capitale, anche se municipalità autonoma.

Durante la Seconda Guerra Mondiale Copenaghen, come il resto del Paese, fu occupata dalle truppe tedesche, dal 9 aprile 1940 fino al 4 maggio 1945.

Negli anni che seguirono il conflitto, Copenhagen cominciò a riguadagnare la sua identità, crescendo notevolmente, fino a divenire la città moderna ed attraente di oggi.

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